Brothers in Arms, una ballata tra le bombe

Avatar Umberto Giustozzi


Brothers In Arms è uno dei brani più toccanti e conosciuti dei Dire Straits. Il brano è contenuto nell’album omonimo, Brothers In Arms del 1985.

La peculiarità di questo brano, a mio avviso, è l’assenza o comunque la scarsità delle parole e l’abbondanza di assoli spettacolari eseguite dal grande carismatico leader della band, Mark Knopfler.

Il testo del brano prende spunto dalle sanguinose vicende legate alla guerra delle Falkland, scoppiate in quel momento storico.

Il testo di questa canzone può ricordare le poesie di Ungaretti, per quanto riguarda il clima di guerra riecheggiato in questa canzone; infatti i temi trattati sono distruzione, sofferenza, commilitoni, guerra, inferno. Il tutto vuole sicuramente fare riflettere su cosa è capace la mente umana, come si possa fare la guerra, terminare vite, seminare dolore.

L’assolo è un’altra voce che si permette di parlare in questa poesia melodica, il cantante le lascia spazio, assieme all’organo verso il finale. La comunicazione riesce alla perfezione nel far sentire al fruitore qualcosa di più grande, addirittura un insegnamento di umanità.

Immagine in evidenza: Copertina dell’album Brothers In Arms (1985) dei Dire Straits.


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